RAZZA NOSTRANATesto di Nino Costa – Piero Montanaro Musica di Renato Casti
1. Dritti e sinceri, sono veramente come assomigliano:teste quadre, polso fermo e fegato sano.
Parlano poco, ma sanno cosa dicono
E anche se camminano adagio, vanno lontano.
Fabbri, muratori, selciatori,minatori e contadini, carradori e fabbri ferrai,anche se a loro piace bere qualche bottiglia di vino,non c’è nessuno che li superi nel lavoro.
Tutto il Piemonte con la sua lingua fiera,tutto il Piemonte che va a cercarsi il pane,tiene alta la fronte e la bandieranelle battaglie del lavoro umano.
Pianure dell’Argentina bionde di grano,Fazende sperdute, immense del Brasile,una musica monferrina sentite da lontanoo una canzone di montagna il ritornello ?
Gente che non mercanteggia tempo e sudore:
– Razza nostrana libera e testarda
–.Tutto il mondo conosce chi sono loro
E, quando passano, tutti li guardano.
Mia gente monferrina che parlando canta,spumeggiante, frizzante, in ebollizione come il suo vino.
Razza nostrana libera e testarda,il mondo intero li conosce bene.
2. Ma il più delle volte una stagione perdutaO una febbre o una disgrazia del loro mestiereLi inchioda a una tomba nuda
Dispersa in un cimitero forestiero.
A volte ritornano e il denaro risparmiato col lavoropermette l’acquisto di una piccola casa e di un pezzo di terra.
E, allora, allevano le loro figlie giudizioseE figli in gamba, mica degli stupidi.
Gente che non mercanteggia tempo e sudore:
– Razza nostrana libera e testarda
–Tutto il mondo conosce chi sono loro
E, quando passano, tutti li guardano.
Mia gente monferrina che parlando canta,spumeggiante, frizzante, in ebollizione come il suo vino.Razza nostrana libera e testarda,il mondo intero li conosce bene.
Razza nostrana libera e testarda,il mondo intero li conosce bene.