§.1/- (cronaca nera & cronachismo nero) 21-2-2001 Novi Ligure (Alessandria): Delitto di Novi Ligure
02/06/2022
febbraio, iL Mese & La Storia
– Civismo & ATO
(cronaca nera & cronachismo nero) 21-2-2001 – Novi Ligure (Alessandria): Delitto di Novi Ligure
:raistoria: 21 febbraio 2001 – TITOLO
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:vd:http://flashedu.rai.it/raistoria/RES/21_02_2001.mp4
– 21/02/2001 – Novi Ligure. Erika De Nardo e Omar Favaro, entrambi minorenni, con 120 coltellate la madre e il fratello di lei. I due vengono condannati a 16 e 14 anni di reclusione. Il 3 marzo del 2010, Omar Favaro torna in libertà; ha potuto avere uno sconto della pena grazie all’indulto e all’accoglimento della richiesta di liberazione anticipata. Erika, che si è laureata in carcere in Lettere e Filosofia, tornerà libera nel 2012..
:wp-it: Novi_Ligure
https://it.wikipedia.org/wiki/Novi_Ligure
Novi Ligure (IPA: /ˈnɔvi ˈliɡure/[3], Neuve in ligure e piemontese) è un comune italiano di 28 229 abitanti (74 611 nella sua area urbana) della provincia di Alessandria, in Piemonte, terzo comune della stessa per popolazione. Anticamente nota semplicemente come “Novi”, assunse l’attuale denominazione in virtù del Regio decreto dell’11 gennaio 1863. È un’attiva realtà commerciale ed industriale, nonché principale comune del Novese, il territorio che dalla città prende il nome. Nel corso della propria storia, in ragione della strategica collocazione geografica, divenne prima oggetto di contesa da parte di antichi stati italiani medievali ed in seguito maggiore centro della Repubblica di Genova nella regione storica dell’Oltregiogo, quale crocevia dei traffici commerciali e monetari tra la Superba e la pianura padana. Fu inoltre capoluogo dell’omonima provincia di Novi durante il Regno di Sardegna. Da sempre legata alla Liguria e al suo capoluogo, viene talvolta definita “La piccola Genova”.
:wp-it: Delitto_di_Novi_Ligure
https://it.wikipedia.org/wiki/Delitto_di_Novi_Ligure
Il delitto di Novi Ligure fu un caso di cronaca nera avvenuto il 21 febbraio 2001 nella città italiana di Novi Ligure, in provincia di Alessandria.
== Il delitto ==
Autori del delitto furono la sedicenne Erika De Nardo (Novi Ligure, 28 aprile 1984) e l’allora fidanzato di lei Mauro Favaro, detto “Omar” (Novi Ligure, 15 maggio 1983) di 17 anni, che uccisero premeditatamente a colpi di coltello da cucina la madre di Erika, Susanna Cassini, detta “Susy” (Novi Ligure, 15 settembre 1959), contabile di 41 anni, e il fratello undicenne Gianluca De Nardo (Novi Ligure, 27 novembre 1989). Secondo l’accusa i due giovani avevano progettato di uccidere anche il padre, Francesco De Nardo (Maida, 19 giugno 1956), ingegnere e dirigente dell’azienda dolciaria Pernigotti, ma avrebbero poi desistito perché Omar, che si era anche ferito a una mano nel corso del duplice delitto, era ormai stanco e aveva deciso di andarsene.
Secondo le sentenze, pur nell’apparente assenza di un comprensibile movente, l’ideazione dei delitti è da ascrivere a Erika, fermo restando il ruolo di Omar, che nello svolgersi del crimine acquisì progressivamente importanza fino a risultare paritario. I giudici definirono la premeditazione del delitto (qualificato inoltre come uno degli episodi più drammaticamente inquietanti della storia giudiziaria italiana) lucida e utilitaristica, realizzata in piena capacità d’intendere e di volere.
La dinamica del delitto acquisita agli atti processuali è essenzialmente desunta dalle ricostruzioni fornite dal RIS dei Carabinieri: minore importanza hanno le dichiarazioni rese dai due colpevoli, i quali una volta riconosciuti come tali adottarono una linea di difesa incentrata su vicendevoli accuse, senza mai delineare un quadro chiaro della vicenda. In particolare, la versione di Erika, che tese ad addossare tutta la responsabilità su Omar, venne giudicata fortemente mendace; per contro le affermazioni di Omar sono state maggiormente suffragate dalle ricostruzioni oggettive (per esempio è stato appurato che la ferita riportata da lui era da attribuirsi a un morso di Gianluca come sostenuto da egli stesso, mentre Erika sosteneva che la ferita fosse dovuta a una coltellata accidentale). Lo stesso Omar dimostrò inoltre un maggiore e immediato ravvedimento sulla gravità di ciò che era stato commesso (pur minimizzando il proprio ruolo)…
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Fonte